Autunno, cadono le foglie.
Nonostante il clima ancora mite gli alberi iniziano a tingersi di giallo, arancione, marrone.. A tratti anche di rosso.
Come a segnare il tempo che sta scorrendo, nonostante le temperature ricordino ancora, a tratti, quelle estive.
Ma presto il freddo arriverà e porterà con se i suoi frutti, i suoi piatti.
A breve sulle nostre tavole torneranno i brasati, le polente e.. Le zuppe.
Quelle zuppe che però piacciono anche a me, dense, corpose e saporite, come quella che ho scelto per questo mese tra le ricette del club del 27: Zuppa di farro con castagne e funghi.
Inizialmente le castagne in una zuppa mi hanno fatto storcere il naso, incuriosendomi allo stesso tempo.
Abbinamento super azzeccato, proprio la castagna dona equilibrio e la giusta densità.
Nella ricetta originale di Fabio il piatto viene servito direttamente all’interno di una pagnotta, io ho preferito gustarla al naturale, con un trito di rosmarino e un filo d’olio a crudo.
Ingredienti
250 g di farro decorticato
100 g di funghi porcini circa
15 castagne (marroni) grandi
olio evo
sale
1 pagnotta di pane piccola(da me omessa)
qualche foglia di alloro
250 g di farro decorticato
100 g di funghi porcini circa
15 castagne (marroni) grandi
olio evo
sale
1 pagnotta di pane piccola(da me omessa)
qualche foglia di alloro
rosmarino
Procedimento
Seguire le istruzioni riportate sulla confezione per la cottura del farro. Io l’ho messo prima in ammollo per qualche ora, poi l’ho cotto per circa 45 minuti dal bollore dell’acqua fredda salata in cui l’avevo messo, dopo averlo sciacquato sotto l’acqua corrente.
Nel frattempo in una padella fare saltare per qualche minuto con dell’olio extra vergine d’oliva i funghi porcini (freschi, se disponibili o congelati. Io ne avevo di congelati), salare e tenerli da parte.
In un altro tegame, cuocere le castagne. Privarle della buccia esterna con un coltellino, e riporle in un tegame con acqua fredda ed un pizzico di sale e fare cuocere per circa mezz’ora in maniera tale che almeno alcune si riescano a pulire ancora intere per la decorazione finale (le mie si sono rotte, ma questo non preclude il risultato finale).
Procedimento
Seguire le istruzioni riportate sulla confezione per la cottura del farro. Io l’ho messo prima in ammollo per qualche ora, poi l’ho cotto per circa 45 minuti dal bollore dell’acqua fredda salata in cui l’avevo messo, dopo averlo sciacquato sotto l’acqua corrente.
Nel frattempo in una padella fare saltare per qualche minuto con dell’olio extra vergine d’oliva i funghi porcini (freschi, se disponibili o congelati. Io ne avevo di congelati), salare e tenerli da parte.
In un altro tegame, cuocere le castagne. Privarle della buccia esterna con un coltellino, e riporle in un tegame con acqua fredda ed un pizzico di sale e fare cuocere per circa mezz’ora in maniera tale che almeno alcune si riescano a pulire ancora intere per la decorazione finale (le mie si sono rotte, ma questo non preclude il risultato finale).
Privarle della pellicina e tenere da parte. Volendo, si possono insaporire con la classica foglia di alloro.
Quando mancano pochi minuti alla cottura del farro, aggiungere le castagne spezzettate grossolanamente ed i funghi e mescolare finché la zuppa non si sarà addensata. Per questo consiglio di regolarsi con l’acqua di cottura, eliminando l’eccesso e tenendolo da parte nel caso servisse per prolungare la cottura del farro.
Mentre la zuppa riposa un attimo, scalottare la pagnotta di pane, privarla della mollica interna e versarvi la zuppa. Decorare con 3 castagne intere e qualche foglia di alloro (io ho aggiunto il trito di rosmarino).
Quando mancano pochi minuti alla cottura del farro, aggiungere le castagne spezzettate grossolanamente ed i funghi e mescolare finché la zuppa non si sarà addensata. Per questo consiglio di regolarsi con l’acqua di cottura, eliminando l’eccesso e tenendolo da parte nel caso servisse per prolungare la cottura del farro.
Mentre la zuppa riposa un attimo, scalottare la pagnotta di pane, privarla della mollica interna e versarvi la zuppa. Decorare con 3 castagne intere e qualche foglia di alloro (io ho aggiunto il trito di rosmarino).
Servire con un mestolo o un cucchiaio direttamente dalla pagnotta. Volendo, si possono fare anche delle monoporzioni con dei panini più piccoli, comunque in grado di contenere la zuppa.
Anche riscaldata il giorno dopo è ottima, anzi, dopo il riposo tutti i sapori sono ancora più amalgamati.
Con questa ricetta partecipo al Club del 27 con la tessera 47
Questa sera sarebbe proprio il piatto adatto, con il vento che ulula fuori, la pioggia che cade…mi sembra quasi di sentirne l'odore!!
Deve essere squisita! Non l'avevo presa in considerazione invece, dopo aver visto la tua, la voglio provare 🙂
Buon fine settimana
Mi immagino cosa può essere questa zuppa in una fredda giornata d'inverno!
Insolita e originale questa minestra. Un abbraccio e buona domenica.
Ideale per l’autunno . Ottima scelta
ohh, finalmente una zuppa… con questo tempaccio è quello che ci vuole! Aspetto molto invitante!
Devo dire che mi stupisce questa ricetta, da provare. Non l'avevo considerata tra le ricette da provare