Amicizie di diversi anni, o meglio di anni diversi.
Nel senso che a volte non è l’età a creare affinità di amicizie, ma i pensieri comuni, il sentire in modo simile.
In questo modo posso definire la mia amicizia con Ivana e Dante.
Questi signori sono i genitori di un mio caro amico, Domenico, e abitano sull’appennino Tosco-emiliano.
Non li vedo spesso, ma ogni volta è un piacere trascorrere tempo con loro.
Quando riusciamo a ritagliarci qualche giorno, il pensiero è subito a loro e alla volontà di andarli a trovare.
Credo che Ivana sia molto simile a mia nonna Maria, tra le due nonne quella che non ho mai conosciuto, tenace, tosta e caparbia.
Con lei condivido gli stessi pensieri, lo stesso amore per la famiglia e per le tradizioni.
E’ a lei che devo molte ricette della tradizione emiliana, mia origine da parte paterna.
Dante invece è il tipico capo famiglia: autoritario, diretto, ma nel profondo con un grande cuore. Di Dante amo la schiettezza dello sguardo, quello che ti fa capire perfettamente ciò che vorrebbe dire, senza per forza proferire parola.
Con Dante e Ivana condivido molti pensieri, molti modi di vivere, tipici della famiglia di mio papà: i valori, quelli dell’umiltà, quelli del sapere vivere e rapportarsi con le persone, più che del successo e dell’apparire.
Eppure, hanno molti più anni di me, ma questo non ci importa, per nulla.
Preferisco mille volte passare una giornata con Ivana a farmi spiegare i segreti di come ha cucinato il cinghiale, o con Dante, a farmi raccontare della stagionatura e conservazione del prosciutto, piuttosto che fare shopping o andare in discoteca…
Sono strana, forse…
Oggi per la giornata nazionale del cinghiale de Il Calendario del Cibo Italiano, partecipo con una ricetta di Ivana, che trovo magnifica e che fa piacere il cinghiale anche a chi dice che non lo ama.
Cinghiale al latte:
Un trancio di lombo di cinghiale da circa un kg
1,5 L di latte
rosmarino e aglio
timo
sale e pepe
olio
1 dado
Esecuzione:
Sgrassare la carne il più possibile e coprirla con 1/2 L di latte, aromatizzando con rosmarino e aglio.
Lasciare marinare un giorno, o un giorno e mezzo in frigo
Togliere dal frigorifero, e metterlo in padella con un poco di olio , senza latte, per eliminare tutta l’acqua.
Fare rosolare bene in cinghiale e aggiungere il restante latte, nuovo e fresco, con sale, pepe e il timo.
Far cuocere lentamente insaporendo con un dado.
Il cinghiale è pronto quando il latte diventa una crema (circa 1 ora /1 ora e mezza)
Consolati, siamo in tante ad essere così "strane"! Un bacio
devo provarlo assolutamente, ogni anno in inverno mi procuro questa carne per poter fare un paio di scorpacciate… la prossime volte mi sa che ne avrò di ricette , tutte tratte da questa giornata! un abbraccio!