Oggi inizia il Cous Cous Fest a San Vito lo Capo e proprio per questo motivo è anche la Giornata Nazionale del cous cous, secondo il Calendario del Cibo Italiano.
Tipico piatto del Maghreb, durante la dominazione araba dell’isola, si è diffuso in Sicilia, diventando una ricetta tipica della tradizione sicula.
Io ho avuto il piacere di assaggiarlo a Trapani, città principe del cous cous, nella sua versione più classica, anche se ogni anno, durante la manifestazione che lo vede protagonista, le variazioni e ricette spaziano fino ai confini della fantasia.
La preparazione, se non si opta per un cous cous precotto, è lunga e laboriosa: ho potuto coglierne la difficoltà parlandone con un uomo che ogni anno è presente al cous cous fest, Salvatore.
Tutto dipende dalla scelta della semola, da quanta acqua si fa cadere dalla mano mentre si impasta.
Dai suoi racconti ho potuto capire che la preperazione del cous cous in quella magnifica terra è pura arte.
Non basta qualche piccola accortezza svelata ammirando il mare di Petrosino, il suo cous cous ha una tradizione che passa i secoli.
E sono certa che durante il mio breve soggiorno io non sia riuscita a coglierla tutta, nonostante il desiderio di carpire ogni segreto dalle dritte fornitemi da Salvatore.
Il suo regalo? Un sacchetto della sua semola, per provare anche io, una volta arrivata a casa, a preparare il cous cous, o cuscusu, come lo chiamano in Sicilia.
La mia versione è fredda, pensata per essere mangiata proprio davanti a quello splendido mare che mi è rimasto nel cuore.
Ingredienti:
Per il cous cous:
200 gr semola
50 ml olio
poca acqua (il rapporto è 100 ml per ogni kg di semola)
brodo vegetale
Per il condimento:
una melanzana
un peperone
4 zucchine
2 cipolle rosse di Tropea
200 gr primo sale
menta
Esecuzione:
Reidratare o incocciare il cous cous lavorandolo con le mani in un tegame, massaggiandolo con un movimento rotatorio.L’acqua dovrà essere assorbita totalmente e fatta scorrere tra le dita delle mani, aggiunta piano piano.
L’ottimo è preparare il cous cous la sera prima.
Condire la semola con l’olio e il sale e farla cuocere nella cuscussiera attraverso il colino.
Cercare di mantenere tutto il vapore all’interno sigillando bene.
Cuocere a vapore lento, per circa un’ora, un’ora e mezza.
Trasferire la semola cotta il una pirofila, sgranarla nuovamente,bagnarla con brodo vegetale fino a coprirla e lasciare riposare una o due ore.
A parte preparare le verdure tagliandole a fette e grigliandole.
Una volta cotte tagliarle a cubetti e aggiungerle al cous cous, mescolando bene.
Lasciare raffreddare completamente, mescolando ogni tanto per sgranare il cous cous.
Aggiungere la menta e il primo sale e servire.
Con questa ricetta partecipo alla Giornata Nazionale del Cous Cous del Calendario del Cibo Italiano
Non ho mai provato a farlo in casa ma mi piacerebbe provarci. Mi piace molto questa versione con le verdure e il formaggio è in sintonia con i miei gusti. Grazie per questa bella ricetta! 🙂
Complimenti, non ho mai provato a fare il cous cous in casa O_O l'ho sempre preso già pronto 😛 prima o poi devo sperimentare e sicuramente tornerò qui a prendere la ricetta ^_^
Io ho seguito una signora in algeria prepararlo (ovviamente non quello precotto) ed effettivamente ha tutto un altro sapore, ma il lavoro è troppo lungo (per i miei gusti o meglio per i miei tempi!!!)
Però mi piace, mi piace davvero tanto!!!!