La ricetta originale è stata tramandata a Vittoria da sua nonna, ricevuta in dono da una signora di Levanto.
Vittoria la conserva da quarant’anni, ma essa ha molti più anni, racchiusa all’interno dei passaparola tra le donne levantine, una vera garanzia.
Ingredienti
Per la pasta:
Per il ripieno:
550 gr erbe spontanee(per noi 230 gr ortica, 120 gr bietole, 100 gr romice)
N.B:peso pulito bollito e strizzato.
un uovo
125 gr prescinseua
50 gr parmigiano
noce moscata
Tre rametti di “persa” (Traduzione:maggiorana)
aglio selvatico
Per il drink:
1/3 di sambuchino
2/3 di prosecco
foglie di nepitella
Le foto delle nostre erbe, fotografate da Vittoria:
Nepitella
Ortica
Romice
Esecuzione:
Impastare la sfoglia amalgamando tutti gli ingredienti. L’impasto dovrà risultare sodo ed elastico.
Lasciare riposare circa mezz’oretta.
Nel frattempo pulire e sbollentare le verdure e ricavarne il peso indicato.
Tritare finemente l’aglio selvatico, soffriggerlo in padella con olio extravergine di oliva ed aggiungere le verdure tritate in modo grossolano.
Saltare le verdure in padella qualche minuto, fino a che tutta l’acqua in eccesso non sia evaporata.
Lasciare raffreddare completamente, dopo di che aggiungere la prescinseua, il parmigiano, la noce moscata e la maggiorana tritata.
Regolare di sale.
Stendere la sfoglia fino a pochi mm di spessore, disporre piccole cucchiaite di ripieno e chiudere sovrapponendo un’altra sfoglia.
Tagliare con la rotella tanti piccoli triangoli.
Friggere in olio extravergine di oliva ad una temperatura di 160/180°.
La sfoglia formerà tante magnifiche bollicine e sarà croccante, ma non unta.
Preparare il drink lasciando in infusione per 3 ore la nepitella pestata nel sambuchino.
Al momento di servire filtrare il sambuchino e aggiungere prosecco dry.
Con questa ricetta io e Vittoria partecipiamo alla Giornata Nazionale delle Erbe Aromatiche e Spontanee del Calendario del cibo italiano
ma che belli i vostri "panzarottini", sapete che ve li copierò, vero? Ora che è arrivata la stagione in cui comincio a fare inviti per cene all'aperto, mi faranno fare bella figura con i miei ospiti! So già per chi li preparerò 😀 Un bacione
Cosa non darei x un cartoccio di quelli 😛 slurp!
Non conoscevo questa ricetta (come purtroppo gran parte della cucina genovese 🙁 ) devo assolutamente rimediare!! Bravissime!!
care compagne di classe è stato un piacere condividere, vedere, leggere ciò che ognuna ha fatto. E imparato. e insegnato.
Anche nei colli berici, dove vado spesso a camminare, proliferano le erbe spontanee . Io partecipo pure alle giornate didattiche …ma poi non mi fido a raccoglierle perchè molte si somigliano e io ho paura di sbagliare. Ma mi piace gustarle nei ristoranti della zona. Siete state brave voi invece ! Però raccolgo i fiori di sambuco e faccio lo sciroppo
Voi si che siete state fighe: drink alcoolico e stuzzichino fritto! Volete sposarmi?
Questa non è una ricetta è poesia. Una ricetta tramandata e custodita per anni, tocca corde nascoste e qui ci scappa proprio la lacrimuccia di commozione, quella bella però, quella che ammanta i ricordi dolci. Brave e grazie per aver partecipato e condiviso questa meraviglia.
Un bellissimo, profumatissimo e inimmaginabile aperitivo! Prima vado per campi, poi lo rifaccio! E' stata proprio una bella esperienza, questo master!
Ciao Ho seguito con molto interesse le ricette che avete condiviso sul master delle erbe. E' molto interessante e questa ricetta mi ha subito conquistata. E poi il tuo racconto. Liguria e bosco non poteva lasciarmi indifferente! Che bella esperienza, grazie per averla condivisa