Ecco come posso definire il weekend passato (3-5 Marzo 2017).
La ricetta che propongo oggi è infatti un elogio agli ingredienti magnifici che ho trovato in questo territorio.
Lo chef che ci ha guidate in questo magnifico tour enogastronomico è Antonio Villani, chef del ristorante dell’hotel San Pietro a Positano.
Come siamo finite in questo magnifico luogo?
L’organizzatore dell’evento Risate e Risotti, Luca Puzzuoli, ci ha invitate come ospiti, assieme alla foodblogger Cristiana, ad Agerola, magnifico paese nell’entroterra della costiera amalfitana.
Un’occasione per cucinare con grandi chef e per scoprire luoghi da noi mai visitati.
Nella giornata di sabato, affiancate da chef preparati e qualificati, abbiamo preparato una ricca cena per l’agriturismo La Cascina del Sole ad Agerola.
Splendidi piatti, magnifiche preparazioni corredate da accurate spiegazioni ci hanno accompagnate per tutta la giornata.
Alla sera che soddisfazione realizzare il servizio e veder tutte quelle persone soddisfatte e mangiare con golosità cioè che avevamo preparato.
Durante la serata, protagonisti erano i prodotti offerti dalle aziende sponsor, come la pasta Verrigni, le olive Madama Oliva, il pomodoro e olio Ciro Flagella, il vino Santa Costa e lo sponsor sempre presente, il riso Riso Maremma.
La mattina di Domenica invece la abbiamo trascorsa all’insegna della ricerca dei prodotti del luogo.
Lo chef Antonio ci ha accompagnato in giro per i vari negozi di Agerola alla scoperta delle biodiversità presenti.
Una cultura immensa, un patrimonio inestimabile abbiamo nelle nostre regioni e in Italia.
Un patrimonio che va rigorosamente conservato.
Abbiamo iniziato il tour visitando il caseificio Green Valley, produttore di ottimi fiordilatte, ricotte, scamorze e tanto altro.
Abbiamo acquistato delle squisite Sfogliatelle ricce, degustando nel frattempo babà e zeppole.
Abbiamo comprato un’ottima salsiccia (salame del luogo) per poi scoprire una DOP di Agerola: il Provolone del monaco, prodotto dal caseificio Ruocco.
Un prodotto più unico e pregiato dell’altro, una storia e una cultura gastronomica infinita dietro a ogni ingrediente.
E noi, profondamente estasiate.
Una mozzarella così buona credo di non averla mai assaggiata e ho deciso di realizzare una ricetta che la esaltasse, senza snaturarla o coprirla con sapori e cotture aggressive.
Una parmigiana a freddo si prestava quindi all’ingrediente in questione.
Ingredienti:
Una melanzana lunga
1 mozzarella da 500 gr. Green Valley
pomodorini datterini Ciro Flagella
olio e sale q.b.
basilico genovese DOP
Esecuzione:
Tagliare le melanzane a fette spesse, cospargerle di sale e far dare loro l’acqua.
Asciugarle con un panno asciutto e friggerle in abbondante olio di oliva.
Scolarle accuratamente e tenerle da parte.
Tagliare la mozzarella a fette spesse ed impalarla, come a creare una torre, alternandola alla melanzana.
Dopo ogni strato aggiungere un po’ di datterini, a crudo, presi direttamente dal barattolo.
Salare leggermente ogni strato.
Terminare, dopo 6 strati, con pomodoro e una foglia di basilico.
Condire con olio in purezza.
Un sentito grazie a tutti quelli che ci hanno accompagnato in questa bellissima esperienza, conserveremo ogni tecnica, segreto e ricetta.
Con affetto
Bianca e Marta
che bei posti e che belle persone! Tanti prodotti fantastici!
E noi siamo una squadra fortissimi! A presto, girls!
Che bellissima esperienza e che goloso piatto 😛
Che bella esperienza, una delle prossime volte spero di venire con la mia amica Cristiana che mi parla sempre bene di queste occasioni di piacevoli incontri e condivisioni, ve la saluterò domani quando la vedrò ad un evento food e domenica per via del tango, altra passione comune. Ma parliamo di questa ottima questa parmigiana, è veramente invitante solletica la gola solo a guardarla, bravissime. Un abbraccio